Nell'ultimo aggiornamento motoristico la nota versione Cooper S è stata portata a 170 CV. Noi l'abbiamo provata, analizzata e in parte... modificata per mostrarvi che i progettisti hanno lasciato ampi spazi di miglioramento.
Quando fu presentata la nuova generazione della Mini furono in molti ad affermare che i legami con il passato erano stati completamente eliminati; l'auto si presentava ai nastri di partenza molto più grande se confrontata con le dimensioni relativamente ridotte della vecchia versione su cui Issigonis montò la nota trazione anteriore.
Poi tutto si acquietò perché in fondo, salendo a bordo della nuova Mini, le emozioni che si provavano erano più o meno le stesse dei vecchi tempi, fatta eccezione per gli aggiornamenti tecnici che hanno reso la guidabilità della vettura ancora più interessante.
Anche esternamente, pur a fronte delle dimensioni riviste, la vettura manteneva l'architettura della celebre Mini del passato. Un design fatto di forme arrotondate, distribuzione delle masse da vettura sportiva [baricentro molto bosso) e posizionamento delle ruote all'estremità della scocca.
Tutti quegli elementi tecnici e stilistici che servivano a donare alla vettura quello che ormai è divenuto noto come il "go-kart feeling", ossia la sensazione di guidare un vero e proprio go-kart invece di un'auto per uso quotidiano.
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