Elaborare n° 147 - Febbraio 2010: Quando il gioco si fa duro...

01/02/2010

Elaborare n° 147 - Febbraio 2010: Quando il gioco si fa duro...
Per un produttore di impianti di scarico ci sono diversi modi di lavorare: riempire il catalogo a tutti i costi o aggiungere nuovi prodotti solo quando sono in grado di garantire un reale ed effettivo incremento della potenza e delle prestazioni.
Un esempio di questo approccio è stato l’impianto di scarico della BMW E92 M3, 4 litri V8 della Supersprint. Se la prima parte del progetto, ovvero quella dei centrali e terminali di scarico è stata ultimata con grande rapidità ed eccellenti risultati, lo stesso non si può dire del collettore di scarico: un componente che, già di serie, è stato realizzato con molta cura e attenzione. I tubi del 4 in 1, infatti, sono stati ottenuti con un processo di idroformatura: nonostante gli spazi angusti in cui deve girare, mantiene costanti le sezioni dei tubi e la lunghezza dei 4 tronconi primari. Il primo collettore di scarico Supersprint reatizzato per questo modello, ripreso in termini di diametri e lunghezze dei tubi dai 5 in 1 della M5 V10 a suo tempo studiati con successo dalla Casa mantovana, non ha dato i
risultati sperati: la potenza ottenuta è stata identica a quella del motore equipaggiato con i collettori originali.
Considerando la bontà del progetto originate, questo primo prototipo è stato giudicato dai tecnici un eccellente punto di partenza, ma non proponibile sul mercato in quanto ogni componente griffato Supersprint deve assicurare un consistente aumento detla potenza erogata. Così, per la M3 V8, sono stati commerciatizzati “soltanto” catatizzatori metallici, centrati e fìnali in varie tipologie (con e senza risonatori intermedi, con doppio silenziatore racing o silenziatore sìngolo stradale) per garantire un incremento di potenza di ben 27,5 HP con un costante aumento di coppia a partire da 2.500 fino a 8.200 giri/min e un sound di scarico piacevotmente sportivo. Pochi mesi dopo, però, è arrivato un invito per testare una nuova tipologia di collettore che, in base alle esperienze del reparto R&D Supersprint, avrebbe potuto fare la differenza: lo Slep Design.
Questa famiglia di collettori riprende la tecnotogia costruttiva dei più avanzati impianti di scarico per motori 4 tempi da competizione, con una sezione crescente dei tubi primari come in Formula 1 e Moto GP.
Questo collettore sarebbe stato testato al freno dinamometrico da un team impegnato nello sviluppo del V8 bavarese per le gare della Superstar VB, una categoria molto combattuta... E così è stato realizzato il primo “Step Design”, caratterizzato dai tubi primari più corti e dal profilo divergente. Una volta portato al banco prova, questo collettore ha dimostrato subito che la strada intrapresa era quetta giusta: sacrificando qualcosa ai bassissimi regimi, si è ottenuto un netto incremento della potenza ai medi [+12 CV).
La potenza massima però è rimasta inalterata. A questo punto, proprio mentre Elaborare va in stampa, i tecnici Supersprint sono al banco prova motori con quello che dovrebbe essere il collettore definitivo per la M3 V8; uno Step Design identico al primo, in termini di lunghezze di cottettori, ma con dette sezioni dei tubi più grandi per ottenere un picco di potenza superiore.
Un mese di passione per tutti i proprietari di M3 in attesa di un collettore dì scarico che permetta non solo di far risparmiare qualche chilogrammo, ma soprattutto dì tirare fuori più potenza al loro V8!

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