Sotto la lente - Non solo look ma anche tanta sostanza
Non è solo questione di fare scena e dare un sound sportivo. Una Corvette Z06 con uno scarico completo Supersprint passa da 517 a 559 Cv, un guadagno attestato dal banco di prova.
Per correre i cavalli hanno bisogno di respirare. Ma spesso non si pensa a quanto può influire uno scarico "strozzato". Per capire quanto contano collettori e marmitte siamo andati a scoprire i segreti di uno specialista, apprezzatissimo dai tuner tedeschi, come Supersprint.
Scarico legato all'aspirazione
Chi pensa al sistema di scarico di una vettura come un componente "passivo", necessario soltanto per allontanare dal motore i gas combusti, commette un grosso errore di valutazone. L'evacuazione dei prodotti di combustione è senzaltro una delle funzioni, sicuramente la prima che viene in mente.
Quello dei gas di scarico è fuor di dubbio un tema "caldo" (non è una battuta!), non fosse altro per le problematiche di inquinamento ambientale, effetto serra e non da ultimo prestazioni delle vetture.
I prodotti di combustione contengono ancora molta energia, sotto forma di temperatura e di pressione, che merita di essere sfruttata. Ne sanno qualcosa i progettisti di turbocompressori che "approfittano" dell'energia contenuta in questi gas (andrebbe comunque persa) per "soffiare" più aria in aspirazione e incrementare così le prestazioni del motore. Anche nei propulsori aspirati la forma, la geometria e la finitura superficiale dei condotti di scarico sono fondamentali ai fini dell'ottimizzazione delle performance.
Infatti il riempimento ottimale di carica e lo svuotamento dei cilindri è tutto un gioco di onde di pressione che si propagano dal punto di inizio della perturbazione, ovvero dalle valvole grazie alla loro apertura e chiusura, verso i condotti (aspirazione e scarico).
Fondamentale da questo punto di vista risulta il corretto set-up della linea di scarico. Il tortuoso percorso che i gas devono seguire prima di arrivare in atmosfera può essere reso più "agevole" in maniera da far spendere meno energia al motore per espellerli e al tempo stesso assicurare un ottimale svuotamento del cilindro. È la condizione indispensabile per realizzare un riempimento ideale dei cilindri al successivo ciclo d'aspirazione.
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